giovedì 12 febbraio 2015

Ermes Pavese Nathan Blanc de Morgex et de La Salle 2012




Siamo quest’oggi in Valle d’Aosta, estremo nord-ovest italico. Precisamente a Morgex, paese che prende una delle più importanti doc della regione. Ermes Pavese è una cantina di piccole dimensioni gestita dalla famiglia Pavese in modo naturale e prediligendo vitigni autoctoni.

Nathan è una delle etichette rappresentative della cantina. Viene prodotto solo in 2000 bottiglie. 100% Priè blanc, vitigno autoctono valdostano. Vendemmia fatta a fine settembre in maniera esclusivamente manuale, i grappoli vengono pressati a mano e vengono fatti fermentare in barrique in parte nuove dove rimane un anno. Dopo l’anno in legno il vino viene assemblato con il 15% fermentato in acciaio. Una volta imbottigliato rimane 10 mesi in bottiglia e poi messo in commercio.

Alla vista si cristallino, di un colore giallo paglierino acceso con riflessi dorati, lucente e bellissimo e di una consistenza abbastanza elevata che mi fa presagire ad un vino caldo di alcool.

Al naso si presenta intenso, complesso e fine di qualità. I riconoscimenti che trovo sono innanzitutto un verde di erbe aromatiche come salvia rosmarino e timo, poi passa ad una frutta gialla matura come pesca gialla, albicocca secca.Tropicale come mango e fico d’india e di una mineralità di pietra focaia in continua evoluzione.

In bocca si presenta secco caldo e abbastanza morbido. Fresco di acidità e di ottima sapidità. Entra in bocca ed il calore alcolico aggredisce il palato e la morbidezza si sente ma non è elevata. Passando a centro bocca arriva l’acidità che non aggredisce in maniera opprimente la lingua, anzi la stuzzica. Per finire arriva la sapidità del minerale che stuzzica le gengive che pulisce la bocca. È un vino  equilibrato con una leggerissima  inclinazione verso le parti dure come è giusto che sia essendo un bianco.

È intenso al gusto, persistente e fine di qualità.
Il suo stato evolutivo è pronto con una capacità di vita di altri 3 o 5 anni.

È un vino armonico rispetto alle tre diverse degustazioni.

Si può servire su calici di piccola svasatura ad una temperatura di 10-12 gradi circa e l’abbinamento è con creme leggere pesce e insalatine di mare. Si può anche abbinare ad un secondo come un filetto di orata al forno con capperi e contorno di pomodori pachino fatti al forno con mentuccia.

Il prezzo si aggira intorno ai 18-20 euro.
 
È un vino di ottima qualità e di un fascino unico.

Il mio voto è 4 stelle su 5 solo per il prezzo anche se è giusto ma sempre leggermente elevato rispetto alla “media”.

Alla Prossima etichetta!!!

12-02-2015

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