domenica 8 febbraio 2015

Madonna del Latte Castelletto di Sucàno 2011




Siamo quest’oggi ad Orvieto, situato nel sud-ovest dell’Umbria, quasi al confine con il Lazio. Terra a prevalenza vulcanica e sabbiosa. L’azienda Madonna del Latte è un’azienda giovane ma non giovanissima che si avvale di enologi molto importanti e capaci. 

Il vino che andrò a degustare oggi è un uvaggio di cabernet franc e cabernet sauvignon in egual misura, impiantate nel 2005. Dopo la prima fermentazione in acciaio, esegue la malolattica e riposa sempre in acciaio per 6-8 mesi. Non effettua affinamento in legno.

Alla vista si presenta limpido ma non trasparente, di colore rosso rubino intenso con riflessi porpora imperscrutabile e profondo. La consistenza non è altissima poiché il prodotto scende sul vetro in maniera disomogenea e veloce che mi fa pensare, come al colore, ad un vino giovane, fresco e di buona alcolicità.

Al naso si presenta intenso, abbastanza complesso fine di qualità. I riconoscimenti che trovo sono frutta fresca come ciliegia, visciola, fragola e mora per poi passare ad un minerale marcato come grafite e sottobosco ed una leggera nota di peperone. È esattamente quello che mi aspettavo dall’esame visivo.

In bocca si presenta secco caldo e morbido. Fresco di acidità, abbastanza tannico e sapido. Entra in bocca e si nota subito la morbidezza ed il calore alcolico che la avvolge e la accarezza. Passando a centro bocca arriva il tannino, piacevolmente morbido e non aggressivo come mi aspettavo che fosse. Per finire arriva la sapidità del minerale che stuzzica le gengive e richiama la salivazione fermata dal tannino. È un vino abbastanza equilibrato con una inclinazione verso le parti morbide.

È intenso al gusto, abbastanza persistente e fine di qualità.

Il suo stato evolutivo è pronto con il tannino così inaspettatamente morbido ma si può mantenere ancora per un paio d’anni abbondanti.

È un vino abbastanza armonico rispetto alle tre diverse degustazioni.
Si può servire su calici di piccola svasatura ad una temperatura di 16 gradi circa e l’abbinamento è con creme leggere e con zuppe senza legumi, ad esempio una cipollata umbra o una crema di cavolfiori con sesamo e semi di girasole

Il prezzo si aggira intorno ai 15-17 euro.

È un vino di buona beva per tutti i giorni, piacevole, fresco e poco complicato.

Il mio voto è 3 stelle su 5.

Alla prossima etichetta!

08-02-2015

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